Fino a poco tempo fa, infatti, non sapevo chi io fossi davvero riguardo alla mia identità umana e artistica.
“Laurea in giurisprudenza. Sette libri e due sceneggiature al suo attivo...” Così si legge su molte delle recensioni SU DI ME.. In effetti io sono colei di cui ritengo difficile recensire il Viaggio.. Fino a poco tempo fa, infatti, non sapevo sinceramente chi io fossi davvero riguardo alla mia identità umana e artistica.
Verso la Regione Veneto...per una giornata speciale che mi vede ospite insieme a molte Eccellenze..premiata con un ambitissimo riconoscimento
È stata una giornata unica e speciale in cui una delle soddisfazioni più grandi e inaspettate ha riguardato l'incontro con maestro Mogol: la sua attenzione verso me e il mio lavoro artistico mi ha davvero commosso e pienamente gratificata. Il mio nuovo CD "Indivisibili" tra le sue mani: quale miglior battesimo..!?
Parigi non è una città. E' un'immagine eterna, presente, esiste, non puoi ignorarla, non puoi isolarti, ti inghiotte, ti penetra, ti cambierà, ti costringerà a crescere.. (da “La ragazza del metrò” di MFS)
Oggi ho alcune brevi concise risposte da darmi. Sono una nessuna centomila. Forse presuntuosa o confusa.. si potrebbe comprensibilmente obiettare. Invece no. Perché di quella “una o centomila” ho chiara ogni sfumatura della personalità. Mi sono finalmente letta e da qui in poi so cosa ho tanto cercato senza capire e cosa ho trovato che combaci perfettamente con il mio istinto. Ecco è molto facile, si tratta della mia interiorità salvata e sottratta a un mondo estraneo a me che mi circonda senza la mia minima partecipazione o approvazione. Un mondo straniero dove non mi sento a casa, un universo che invece mi collochi lassù in un minuscolo spazio ma tutto fulgente di una luce che dia senso al vivere e anche al morire. Nulla conta più di questo attimo in cui lo specchio mi riflette unica e libera e vera e ribelle alle formule prestabilite da un dio con la “d” minuscola che nulla rispetta di me, della mia semplice voglia di una follia anche breve ma in cui il senso delle mie aspirazioni trovi la sua perfetta collocazione. Un pagliericcio a terra in una piccola pièce illuminata dalle nuvole o dalle candele all'ultimo piano di un vecchio palazzo senza ascensore dove stendere le mie carni umide di piacere per ogni singolo attimo di vita. Lungo una Senna che non aspetta mai nessuno, ma che io ho inseguito come acqua benedetta.. anche senza saperlo, perché là, accanto a lei, scorre e si moltiplica la mia linfa vitale e io respiro ossigeno viola in tramonti irripetibili.
A Parigi puoi stare in equilibrio sopra la più bella delle follie
Nulla conta più di questo attimo in cui lo specchio mi riflette unica e libera e vera e ribelle alle formule prestabilite da un dio con la “d” minuscola che nulla rispetta di me
— giurista, artista ... —
Eccomi una e poi nessuna e poi centomila volte ancora una e nessuna... un flusso continuo di necessità risolte e appagate come in un sogno impensabile da realizzare... un interrogativo a cui Parigi non si sottrae ogni volta, un dono che ricevo dalla parte più intima di me sollecitata dai suoi colori dalla sua musica dalle sue eterne immagini prorompenti, dai segni che mi infligge sull'anima dalla sua avidità nel prendermi la bocca sulle sue labbra infinite dove si desidera spegnere ogni rumore della mente e ristabilire gli equilibri del cuore... Non ti lascia scampo e tu, da nessuna diventi una, immensa e piccolissima ad un tempo, ti trasformi in un tutto e poi ti frantumi in centomila coriandoli di felicità, dove il carnevale terreno sparisce e si annulla nei suoni dell'ipocrisia, della falsità, dei giochi banali e ridicoli del denaro e del potere, dove il giostraio si vergogni finalmente di sorridere ai bambini innocenti per indurli nella sua tana e stuprarne irreversibilmente le menti. La grande verità e la grande bellezza risorge in me a Parigi toccandomi e ricucendomi l'anima dentro la mia stanza più recondita, quella dell'arte, scritta cantata e condivisa con tutti coloro che a Parigi sono passati, si sono fermati, hanno vissuto, felici o dannati.
ACCANTO ALLA SENNA SCORRE E SI MOLTIPLICA LA MIA LINFA VITALE E IO RESPIRO OSSIGENO VIOLA IN TRAMONTI IRRIPETIBILI
Maria Federica Selvi è nata a Genova dove ha compiuto il corso di studi conseguendo il diploma di Liceo classico all‘Istituto di Suore francesi dell‘Asunçion. Si è quindi laureata in discipline giuridiche ed economiche all‘università di Pavia con tesi in diritto tributario. Ha viaggiato molto all‘estero e vissuto per alcuni anni in America del Sud. In giovanissima età fu premiata al Liceo Educational di Caracas per la “Biografia di Simon Bolivar”. Conosce francese e spagnolo. Ha seguito corsi di specializzazione in discipline economiche ma anche nel campo che predilige, che è quello artistico, con stage di pittura e di restauro del quadro antico presso la pittrice Adriana Cantù, nipote di Pelizza da Volpedo. Da Genova, dove vivono ancora oggi i genitori, Piero Selvi, ingegnere edile, e Rosanna Aste Solari, si è trasferita a Roma. Vincitrice di un concorso nazionale a cattedre a Roma. ha insegnato discipline giuridiche per tredici anni, prima di dedicarsi, quasi a tempo pieno, alla scrittura. Ha partecipato a numerose commissioni di valutazione, con nomina di consulente giuridico: all‘Ordine Consulenti del Lavoro, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Penitenziaria. Infine la sua scelta è stata quella di favorire l'attitudine alla scrittura. “Appuntamento al Diable“ è stata la sua prima esperienza letteraria e il romanzo, presentato anche a Parigi, ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti a livello nazionale, unitamente a importanti recensioni su di Iei. “Frutti di bosco", racconto autobiografico, è stato segnalato al Concorso Nazionale di Narrativa “Fascino e Mistero" di Sassello. Il romanzo “Danza di cuori“, opera intensa e carica di sentimento, è stato recensito dai più noti quotidiani nazionali e locali e dal settimanale Confidenze nella rubrica di Angelina Spinoni “Letti per voi“.
Premio speciale per la professione e carriera artistica
Premio per la narrativa all‘Accademia della Torre "Opera prima" nella sezione “Cultura" per il manzo “Appuntamento al Diable“ (già presentato a Parigi presso il leggendario centro culturale “Shakespeare and Company ” alla presenza di Gorge Withman). Nella stessa serata è stato consegnato, dalla giornalista Cesara Bonamici, la Torre d'argento al Santo Padre e allo statista sudfricano Nelson Mandela.
Al Premio Castruccio '98, Maria Federica Selvi è stata ospite d‘onore e ha ricevuto un riconoscimento per la narrativa alla cerimonia ufficiale “La notte delle stelle” insieme agli scrittori Salvataggio, Mughini, Adornato, Raimondi, Casarosa e Zavanone.
Premiata per la narrativa al concorso “Fascino e Mistero" di Sassello e al Gran Premio Internazionale d'Arte Carrara Hallstahammar, sezione Premio Libro Edito Narrativa.
Il 5-12-2002 è stata invitata dal Prof Fabrizio Trecca “Vivere meglio“ su Rete 4, per presentare il suo ultimo libro. L‘invito è stato riformulato per il 2003 in vista di nuove opere… Infatti ha partecipato nuovamente al programma condono da Fabrizio Trecca con tre nuovi romanzi: “Come un uomo”. romanzo vissuto dall'autrice in panni maschili, “La ragazza del metrò”, romanzo con una serie di fotografie su Parigi scattate dall'autrice stessa, “Vivere due volte si può", sette racconti di vita vera.
Il 22/2/2003 è stata intervistata dal giornalista Massimo Di Scienza per Radio RTL 102.5 Il 26-2-2003 e stata ospite della trasmissione “Incontro con..." su TeleTuscolo con il conduttore Costante Paoluzzi.Nel 2015 è stata ospite del programma Cominciamo Bene su RAI 3 in cui il presentatore Corrado Tedeschi ha letto alcune pagine del suo saggio sulla Croce Rossa "Il viaggio di un'idea".
Il lavoro letterario per RAI ERI è stato consegnato alle stampe nel 2004. Titolo: “Il Viaggio di un'idea", Croce Rossa tra fascino e realtà, commissionatole dal Commissario Straordinario Maurizio Scelli. Oggi è l'unico tuto da cui si può attingere per scorrere con gli occhi 140 anni di umanità dalla Battaglia di Solferino ai giorni di Falluja. Pluripremiata anche per questo lavoro, la Selvi si dedica alla frequentazione di ambienti letterari Parigini componendo poesie.
Negli anni successivi. continuando a coltivare passioni come la pittura e l'arredamento di interni, soprattutto di ville sulla costiera ligure e in Toscana.Ammiratrice e amica dell'architetto Schenal, da lui ha appreso i primi insegnamenti sull'arte dell'arredamento.
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